Santa Margherita Ligure, progetto W LA moVIDA

in: Rapallo News .

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Prosegue l’iter in atto per lo sviluppo di Santa Margherita Ligure e la qualità della vita delle famiglie. Dopo aver concentrato l’attenzione in particolare sui bambini, adesso il focus si sposta sui ragazzi. E da Santa Margherita Ligure parte anche un progetto sperimentale che riguarda la Movida.

«Vogliamo far passare un messaggio preciso alle famiglie e ai ragazzi che vogliono divertirsi: Santa Margherita Ligure è un posto sicuro – spiega il Sindaco Paolo Donadoni – non solo per una videosorveglianza capillare di oltre cento ottiche (che continuerà ad aumentare) ma per una serie di azioni in sinergia con Carabinieri, Guardia Costiera, Polizia Locale, Ascom, Gruppo Albergatori, Gruppo Balneari, gestori di locali notturni e Asl4 che ringrazio per la collaborazione e lo spirito di squadra dimostrato».

Il primo obiettivo? Concertare un piano di prevenzione e controllo che consenta ai ragazzi di recarsi in discoteca per divertirsi sapendo di trovare un ambiente monitorato ed ai genitori di aspettare a casa con maggior serenità. Questo si può tradurre, ad esempio, in mezzi di trasporto dedicati e in campagne di informazione e sensibilizzazione. Si ricorda che Santa Margherita Ligure, nel 2014, ha aderito alla Carta Europea sull’Alcol

«Sarà un progetto articolato, che coinvolgerà pubblico e privato. Ecco l’idea che l’Amministrazione sta mettendo in campo per affrontare la prossima stagione estiva – prosegue Donadoni – Lunedì eravamo tutti attorno ad un tavolo per un confronto di idee e una condivisione di obiettivi». Convocati in municipio a S. Margherita Ligure: l’ASL 4 Chiavarese, il Comando dei Carabinieri, la Capitaneria di porto, la Polizia Municipale, l’Ascom, il Gruppo Albergatori, il Gruppo Balneari, la società che gestisce il Covo di Nord-Est.  Conclude il Sindaco: «Desidero che quello che sta nascendo a Santa Margherita Ligure diventi un modello di lavoro per i prossimi anni: fare squadra perché ognuno non agisca da solo ma possa fare la sua parte in un piano unitario e coordinato. Divertirsi è lecito, e occorre poterlo fare limitando i rischi propri e altrui. Questo da libertà ai ragazzi e serenità ai genitori».

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